Apoteosi Giappone, Stati Uniti sconfitti e quarto titolo mondiale
20/07/2024 3 Minuti di lettura

Apoteosi Giappone, Stati Uniti sconfitti e quarto titolo mondiale

Dieci anni dopo l'ultima volta, il Giappone torna sul tetto del mondo del softball. Successo per 6-1 nella finale giocata a Castions di Strada, Friuli Venezia-Giulia. Yukiko Ueno conquista il premio di miglior giocatrice. Bronzo al Canada.

Yukiko Ueno è a terra in ginocchio, con il sorriso, poco prima di venire contornata dalle compagne festanti. Hitomi Kawabata, con un tiro in tuffo verso la prima, ha appena eliminato Warren per l’ultima eliminazione della finale e della manifestazione: il Giappone, per la quarta volta nella sua storia, è campione del mondo. Una partita senza appello, 6-1 il risultato finale per la formazione di Reika Utsugi su degli Stati Uniti mai stati in grado di adattarsi allo stile offensivo delle avversarie.

La partita che vale la medaglia d’oro è stata l’occasione per presentare al pubblico che ha gremito la Softball Arena di Castions di Strada la Fondazione Progetto Autismo FVG, con la Presidente Elena Bulfone e quattro dei suoi ragazzi a ricevere l’assegno Edison dalle mani del Responsabile impianti idroelettrici area Maduro Enrico Pellizzari.

La cerimonia del primo lancio è stata affidata ad Alessandro Baisero, seguito dalla Senatrice Francesca Tubetti, ancora una volta presente a testimoniare la sua vicinanza al movimento del softball.

Nel pre-partita anche la consegna dei riconoscimenti all'arbitro José Chaparro, all'ultima gara prima del ritiro, da parte di Nacho Pardo, Umpire Director del Mondiale per la WBSC, e Andrea Marcon, amico dall'inizio della carriera.

La scelta iniziare di Heather Tarr, head coach statunitense, ricade su Kelly Maxwell in pedana di lancio che comincia nel migliore dei modi e fa da presupposto per una grande partita per gli Stati Uniti, sensazione maggiormente rimarcata dal primo punto segnato nell’attacco iniziale: contro Miu Goto, tre singoli consecutivi, intervallati da una base su ball, consentono a Hannah Flippen di correre a casa sulla valida di Amanda Lorenz. Sembra l’avvio di una festa statunitense, ancora imbattute nella manifestazione, e invece è l’ultimo acuto del loro Mondiale prima di lasciare il terreno all’ondata giapponese.

Nel secondo inning le nipponiche tornano in campo agguerrite e costruiscono due punti alla loro maniera: Shimoyama, Sakamoto e Karoji con tre singoli, viziati da una difesa a stelle e strisce poco attenta, ribaltano la situazione andando avanti sul 2-1.

Goto, trovatasi a gestire il vantaggio, tira giù la saracinesca trovando consistenza soprattutto con il drop. Nella terza frazione, dopo il singolo in apertura di Nakagawa, entra in pedana Megan Faraimo, sino a questo momento la miglior lanciatrice del Mondiale e autrice di un complete game shutout nel precedente duello contro il Giappone. Faraimo mostra però i primi segnali di fatica del torneo e concede un doppio a Tsukamoto che instilla qualche dubbio nella sua mente.

Il momento di maggior difficoltà arriva però in occasione del quarto attacco giapponese. Due out, intervallati da una base su ball, sembrano consentire a Faraimo di uscire con pochi patemi dalla ripresa, ma, tra le difficoltà nel rendere efficace il proprio rise e la disciplina al piatto del Giappone, concede tre singoli alle mazze nipponiche (Kiriishi, Nakagawa e Ishikawa) per portare il punteggio sul 6-1. Serve l’ingresso di una nuova lanciatrice, Ally Carda, per uscire dalla ripresa con una presa al volo della stessa lanciatrice su una linea colpita da Shimoyama.

Dopo quattro riprese di eccellente lavoro, Miu Goto scende di pedana per lasciare la palla della partita a Yukiko Ueno, a cui spetta il compito di chiudere la partita per conquistare il suo terzo oro iridato in carriera. La prima frazione di lavoro di Ueno è rapidissima: in sei lanci elimina tre battitori statunitensi, troppo frettolosi nel girare la mazza.

Gli ultimi inning sono una semplice discesa verso il finale di partita. Gli Stati Uniti, visibilmente scossi dai turni di battuta nipponici (11 le valide a fine partita), non riescono a trovare la quadra dei lanci di Ueno e dopo due ore e diciassette minuti arriva l’ultimo lancio. Può partire la festa giapponese che, dopo il titolo olimpico a Tokyo, conquista il titolo iridato sul diamante di Castions di Strada.

La medaglia di bronzo va al Canada, capace di battere in una maratona di undici inning il Regno dei Paesi Bassi. Dopo un avvio totalmente a tinte orange, nel sesto inning il Canada pareggia segnando quattro punti grazie, soprattutto, al fuoricampo di Natalie Wideman. Al termine di un botta e risposta negli extra-inning, la battuta che decide la finale per il bronzo è quella di Callum Pilgrim, un grande slam sinistra per l’11-7 finale.

Durante la cerimonia sono stati assegnati i premi individuali: Kyoko Ishikawa la miglior media battuta (.625); Camille Ortiz Martinez per i fuoricampo (11 giocatrici a quota un HR, Ortiz Martinez l'ha raggiunto in soli cinque at bat); Megan Faraimo conquista i premi di miglior ERA (0.00) e media vittorie (2-0); Jessica Warren per gli RBI (6); l'azzurra Isabella Dayton il maggior numero di punti segnati (6); la cinese Jaxin Xie il miglior difensore. Yukiko Ueno, infine, ha conquistato il premio di MVP del torneo.

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da Castions di Strada (UD), Nicolò Gatti

Foto: la festa del Giappone dopo la vittoria (credit K73-Oldmanagency)