Ne ha fatti davvero tanti di chilometri il trofeo della XVII Coppa
del Mondo di Softball da quel 16
maggio in cui per la prima volta si rivelò, ospite degli Internazionali BNL
d’Italia a Roma.
Ha partecipato a tanti altri eventi sportivi, dalla Serie A di
calcio a Udine, al Giro d’Italia a Mortegliano, alle Olimpiadi della neve e del
ghiaccio che verranno, nella splendida Baita meneghina della Fondazione Milano/Cortina.
Ha incontrato tanti, appassionati e non, fra Lombardia e Piemonte.
Oggi è approdato infine in quel Friuli Venezia Giulia che ospita
le finali e che, fra un mese, lo consegnerà nelle mani delle atlete che se lo saranno
conquistato definitivamente sul diamante di Castions di Strada.
L’affidamento ufficiale è avvenuto simbolicamente nelle mani del
Presidente della Regione Massimiliano Fedriga, che ha sostenuto da
subito l’idea di ospitare il Mondiale, supportandola in modo concreto e
insostituibile, facendone un veicolo cruciale per il marchio IO SONO FRIULI
VENEZIA GIULIA, brand che identifica, qui molto più che altrove, l’identità e le
qualità di questa terra.
“Riteniamo che lo sport sia uno strumento fondamentale a
sostegno dell’immagine e dell’economia della Regione – ha sottolineato il
Governatore durante la cerimonia in Sala Predonzani – e anche grazie allo sport
abbiamo dimostrato come sia possibile sostenere politiche anticicliche: il
nostro turismo è cresciuto costantemente anche in momenti di una certa
flessione per altre realtà. Con il Mondiale di softball, poi, dimostriamo che è
possibile uscire dai grandi centri e che anche la periferia si può strutturare per
ospitare manifestazioni di questo livello. Ringrazio quindi la Federazione e il
Presidente Marcon per questa opportunità.”
“Non ho mai smesso di ribadire – gli fa eco il Presidente FIBS
Andrea Marcon – che senza l’investimento della Regione Friuli Venezia
Giulia non sarebbe stato possibile realizzare quello che negli ultimi anni
abbiamo fatto e stiamo facendo qui. Sono anche orgoglioso di registrare come le
valutazioni calcolate da entità terze parlino di un ritorno quintuplicato sul
territorio. Un territorio che, al tempo stesso, ha dimostrato di credere in
quello che facciamo: la grande maggioranza delle realtà aziendali che ci
supportano in questa avventura sono infatti legate al Friuli Venezia Giulia. Quindi
la sinergia che stavamo cercando fin dall’inizio si è senz’altro realizzata,
così come reciproco è il ringraziamento che desidero esprimere: Regione, Comune
di Castions di Strada e imprese sono la combinazione vincente che ci consente
di condurre questo progetto, senza dimenticare il fondamentale aiuto del Governo,
in particolare del Ministro Abodi e del Dipartimento per lo Sport .”
“È un percorso molto lungo quello che stiamo compiendo – ha sottolineato
il Sindaco di Castions Ivan Petrucco – iniziato con l’Europeo 2021, a
pandemia ancora in corso, proseguito con la fase preliminare del Mondiale dello
scorso anno e ora arrivano le finali. Ero stupito e anche un po’ preoccupato,
all’inizio, ora ci abbiamo preso gusto e sembra quasi facile. Siamo una piccola
comunità che si sta vestendo a festa per coinvolgere tutti, anche al di fuori
dello stadio, per una Notte Azzurra che si sposterà in centro per accogliere le
nostre atlete. Ringrazio per un’opportunità per la quale ci faremo trovare
pronti.”
Il Presidente del CONI Regionale FVG, Giorgio Brandolin, ha
ricordato la concorrenza: “A candidature come Dublino, Barcellona e Dallas, per
questa manifestazione, è stata preferita Castions di Strada. Questo la dice
lunga sulla professionalità che i nostri dirigenti sono riusciti a esprimere.
Sempre dico che è fondamentale essere al passo coi tempi e devo dire che livello
a internazionale c'è consapevolezza e rispetto dello sforzo che la
regione fa nello sport. Consentitemi un inciso olimpico, visto
che dopo il Mondiale softball comincia subito Parigi: contiamo di portare una
ventina di ragazze e ragazzi dalla regione. Un’altra dimostrazione di come il sistema
delle nostre società, di tutti gli sport, funzioni.”
Ha chiuso il Commissario tecnico Federico Pizzolini, parlando della sua squadra: “Anche queste ragazze hanno sposato la professionalità. Sfruttando ogni ritaglio di tempo per allenarsi. E soprattutto ci credono, credopno in quello che stanno facendo, come noi crediamo in loro. Arriveremo a un certo punto alla partita che ci porterà a giocarci una medaglia. Se USA e Giappone sono fuori portata, per numeri e tradizione, subito dopo, insieme alle altre, ci siamo anche noi. È questo il sogno, soprattutto perché ce lo giochiamo in casa.”
Nella foto, da sinistra: Pizzolini, Fedriga, Marcon, Brandolin, Petrucco (ph. Giovanni Montenero).
TUTTO SULLA COPPA DEL MONDO DI SOFTBALL
da Trieste, Marco Landi