L'Italia fa il bis a Regensburg, sbarazzandosi in sei riprese (10-0) dell'Austria
09/07/2024 2 Minuti di lettura

L'Italia fa il bis a Regensburg, sbarazzandosi in sei riprese (10-0) dell'Austria

Gli azzurri aspettano però il terzo attacco per iniziare la loro scalata verso il successo. Lasciati quattordici corridori sulle basi. Il manager Trinci tuona: «Brutta gara, sbagliato l'approccio»

Regensburg. All’Italia under 18 bastano sei riprese (10-0) per sbarazzarsi dell’Austria nella seconda uscita all’Europeo di Regensburg, in Germania. Gli azzurri di Guglielmo Trinci hanno conservato senza pochi affanni l’imbattibilità, grazie a Matteo Marelli e al suo rilievo Filippo Baldassarri, che hanno concesso appena due valide al line-up austriaco. In attacco la nazionale ha prodotto meno della gara d’esordio contro Israele (sei valide), anche perché i pitcher avversari hanno concesso qualcosa come dodici basi ball e cinque colpiti, ma al momento giusto hanno fatto valere il loro maggiore spessore tecnico, con i doppi di Taschin e Mazzanti che hanno indirizzato il confronto verso la chiusura anticipata. L’Italia avrebbe comunque potuto chiudere prima, senza quattordici corridori rimasti sulle basi, una conseguenza dello scarso controllo di Albert, Astner e Perzi, che hanno lanciato palle quasi sempre fuori dal piatto.

L’Austria è riuscita a non subire punti per due riprese, poi la gara è cambiata al 3°: Lorenzo Barbona piazza un gran bunt vincente dietro il monte di lancio,  ruba la seconda, va in terza sul fly di Magnani e a casa dopo l’interminabile serie di basi e colpiti, che hanno permesso anche a Taschin e Bernardis di andare a segnare il 2-0 e il 3-0. Al 5° i cuscini si riempiono con una base e due colpiti. Ci pensa il capitano, Giacomo Taschini, a svuotare il diamante con un potente doppio a destra. La ripresa più prolifica sotto l’aspetto delle valide è la sesta, nella quale il nuovo entrato Perzi non riesce nemmeno a effettuare un eliminato: l’esordiente, il terza base classe 2008 Alessandro Garavaglia (chiamato nell’ultimo giorno utile per sostituire il bolognese Mazzone), riceve la base, avanza sul singolo di De Cristan e segna sul doppio di Mazzanti che fa correre a casa due corridori. La valida di Cornelli fa segnare il 9-0 di Resca, mentre il colpito di Magnani mette fine a un match senza storia, che non è piaciuto però allo staff tecnico azzurro.

«Brutta partita giocata, brutto approccio – è il commento del manager Guglielmo Trinci – Mi dispiace dirlo, ma si è vista la solita mentalità degli italiani che snobbano la gara. Non si può, alla quarta ripresa, avere messo insieme solo tre valide, con dieci uomini lasciati sulle basi. Bastava un po’ più di attenzione nel box di battuta sulla scelta dei lanci e la partita si risolveva prima. In questa maniere risparmiavamo qualche lancio ai pitcher. Ma, ripeto, è stato brutto l’approccio alla partita. Avevamo fatto una riunione prepartita perché ci eravamo accorti, noi dello staff, che i ragazzi avevano notato che i loro avversari non avevano fatto bene diamante».

«Se noi vogliamo vincere il campionato europeo – aggiunge Trinci – queste partite devi chiuderle già al primo inning. Così hai la possibilità di lasciare i lanciatori per le prossime uscite. L’approccio deve essere tutt’altro: di fronte fortunatamente avevamo l’Austria, se c’era l’Olanda penso che sarebbe finita per manifesta a favore loro».

Mercoledì alle 10, sul campo principale, Taschin e compagni tornano in campo per confrontarsi con la Croazia.

Da Regensburg, Maurizio Caldarelli

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Nella foto il manager Guglielmo Trinci (credit Rene Thalemann)