L’ultima fatica della dieci giorni mondiale va in scena a Sarasota.
Ancora una volta l’Italia apre la giornata, con la prima partita delle
9.00 del mattino. Di fronte il sorprendente Brasile, che nella prima
fase aveva battuto il Canada, nella seconda Panama e che ha dimostrato, anche
contro l’Italia di essere formazione difficile. Alla fine i verdeoro vincono 5-1,
mentre l’Italia fornisce una prestazione non bella, soprattutto in attacco. Una
prestazione più simile a quella fornita contro Panama nella prima fase,
di quanto non si fosse visto nelle ultime due uscite contro Sudafrica e Canada.
Non un buon inizio, quello che si registra all’Ed Smith
Stadium, dove l’Italia scende in campo per l’ultima volta nel suo torneo
mondiale. Gli azzurrini hanno pochissima pazienza nell’affrontare i lanci del
partente brasiliano, Henrique Kono Mazzaro, e si fanno eliminare
velocemente nella parte alta della prima ripresa. Al contrario i brasiliani
fanno lavorare Riccardo Nepoti e approfittano di un paio di indecisioni
difensive per passare subito in vantaggio. Il lead-off mancino Nuno Borges
arriva in base battendo una valida in anticipo sulla linea di foul a destra, ma
viene poi eliminato in seconda sulla rimbalzante da doppio gioco di Erick
Makita. Il doppio gioco non si completa, perché Makita è veloce e arriva
comunque salvo in prima. La sua velocità gli consente anche di rubare la
seconda, nonostante la buona assistenza di Annunziata. A quel punto
arriva il secondo out facile, con un blooper nel guanto di Cornelli,
ma il quarto uomo del line-up verdeoro, Julian Takeda, sul quale la
difesa azzurra difende leggermente shiftata a sinistra, indovina il buco
in ritardo, tra prima e seconda ed è un facile RBI-single che dà un
primo indirizzo alla partita.
L’attacco azzurro è asfittico (il primo arrivo in base è di Diego
Luciani, grazie a base ball nel terzo inning) e non riesce a trovare il
modo di costruire alcunché sui lanci del pitcher sudamericano. A dire la verità
nemmeno i brasiliani, nella fase centrale della partita, sono mai troppo pericolosi
nei confronti di Nepoti, ma la sensazione è che se dovesse succedere
qualcosa, quel qualcosa potrebbe succedere a favore del Brasile.
Infatti, nella parte bassa del quarto inning arriva il secondo punto del Brasile: dopo una facile eliminazione da parte di Manuel Zazza sul DH Paulo Barbosa, l’esterno centro Enzo Ercole batte valido a destra e poi avanza due volte (prima su palla mancata, poi su lancio pazzo). Dalla terza, con un solo out, è un gioco semplice per il pinch hitter Koragi battere una volata di sacrificio e portare a casa il punto. È quella il momento di maggiore difficolta per Riccardo Nepoti, che subisce tre valide consecutive (due al centro e una a destra, tutte a scavalcare gli interni, appena all’inizio del manto erboso) per riempire le basi. Con le basi piene e 2 out, arriva il primo rilievo della partita per il manager azzurro: sale in pedana Matteo Marelli. Primo lancio, bunt su di lui da parte di Erick Makita, assistenza di guanto per Annunziata sul gioco obbligato, l’out non si completa, tutti salvi e 0-3. Secondo lancio, valida a sinistra di Pauolo Noris e altri due punti a casa. Ora il divario è molto ampio: 0-5 e la salita è sempre più dura.
Gli azzurri ci provano comunque e, al sesto, interrompono la
no-hit di Enrique Kono Mazzaro, segnano il punto della bandiera, costringono
il manager brasiliano a cambiare il pitcher, riempiono le basi, ma non riescono
a fare oltre il primo step del tentativo di rimonta. Il punto lo batte a casa
il solito Williams Wong: dopo che la prima valida l’aveva ottenuta
Edoardo Cornelli. Cornelli infila il buco sopra la seconda, Zazza arriva
in prima colpito, a quel punto scende dal monte Kono Mazzaro e sale Koragi
e poi arriva Wong: doppio a sinistra in ritardo e punto a casa. Zazza in
terza, Wong in seconda, base ball a Niccolò Funzione (pinch-hitter di
Annunziata) e basi piene, ma Adorni non prosegue la rimonta.
L’ultimo a mollate è Marco Ragionieri, sua la terza
valida della partita nel settimo inning. Una valida che, però purtroppo, non
porta ad alcunché, visto che poco dopo Filippo Venditti batte in doppio
gioco e l’Italia perde 5-1 la sua ultima partita della
manifestazione.
L’Italia chiude il mondiale della Florida con il decimo posto, arrivando davanti alle due squadre – Sudafrica e Canada (che ha lo stesso numero di vittorie degli azzurri rimane dietro proprio per aver perso lo scontro diretto) – che ha sconfitto in questo girone finale per il piazzamento dal 7° e il 12°. Il Mondiale si chiuderà domenica 18 settembre, con le finali all'Ed Smith Stadium di Sarasota.
IL
TABELLINO DI BRASILE - ITALIA
TUTTO
SUL MONDIALE UNDER 18
CALENDARIO
E RISULTATI
LE PARTITE IN STREAMING
da Sarasota, Florida (USA), Michele Gallerani
Nella foto di copertina: a Diego Luciani non riesce un out in seconda su rubata di Makita (Credit: WBSC)