Italia Softball ci prova ma l’esame Giappone,
padrone di casa e formalmente ancora campione olimpico in carica dopo l’oro conquistato
a Pechino 2008, si dimostra proibitivo: a Yokohama le nipponiche si impongono
per 5-0, un risultato fin troppo pesante per quanto si è visto sul
diamante, ma frutto delle due battute chiave del match, i fuoricampo di Yu
Yamamoto e Yamato Fujita e testimonianza del maggior cinismo del
Giappone.
L’incontro si apre con Alexia Lacatena che conferma le ottime sensazioni del debutto contro gli Stati Uniti: la giovane lanciatrice azzurra nei primi tre inning di gioco concede solamente una base su ball al potente lineup avversario, mentre l’attacco italiano contro Fujita, prima lanciatrice destrorsa (se escludiamo il rilievo da 0.1 IP di Ellen Roberts contro l’Australia) affrontata in questo torneo olimpico, dimostra di poter essere pericolosa. Nel primo inning Laura Vigna apre con un singolo, ma non riuscirà ad andare oltre la terza base, mentre l’occasione più grande giunge nella terza ripresa quando Beatrice Ricchi colpisce un doppio da leadoff e la tavola sembra apparecchiata per poter prendere un insperato vantaggio contro il più quotato Giappone. A quel punto però l’head coach nipponico Reika Utsugi fa la mossa che cambia la partita inserendo in pedana la giovanissima ventenne mancina Miu Goto, la quale dapprima esce indenne da quella delicata situazione e poi lancia i successivi quattro inning senza subire punti conditi da 9 K.
Nel mentre il lineup giapponese comincia ad ingranare e la
prima valida del match è anche quella del vantaggio: Yu Yamamoto batte profondo
al centro per il fuoricampo che porta a casa anche Harada (salita in
base per base su ball) e consegna il vantaggio al Giappone. Subito dopo Fujita
avrebbe l’occasione di replicare immediatamente una battuta oltre le
recinzioni, ma Vigna con un grande gesto atletico ruba letteralmente l’home run
al DP nipponico – che avrà però modo di rifarsi più tardi. Visibilmente stanca
Lacatena viene rilevata da Ilaria Cacciamani, al suo debutto olimpico, e
dopo un quinto inning senza punti subiti arriva il definitivo allungo con i due
singoli in fila di Naito e Yamamoto ed il fuoricampo di Fujita.
È la battuta che pone fine al match perché l’Italia a quel punto prova a
rimontare con il singolo di Filler o le basi conquistate tramite walk o
hit-by-pitch da Fama, Carosone e la stessa Filler, ma ogni
pericolo viene prontamente sventato dalla difesa nipponica.
Con tre sconfitte nei primi tre match il cammino di Italia Softball verso la medaglia si fa sempre più complicato, ma nulla è ancora compromesso. Fondamentale sarà vincere le ultime due partite rimanenti per poter ancora sperare, partendo da domani contro il Messico – come le azzurre ancora a secco di vittorie – sempre a Yokohama con playball alle ore 13 in Italia (20 orario locale).
TABELLINO
di Nicolò Gatti
Foto: la batteria azzurra formata da Alexia Lacatena ed Erika Piancastelli (Shinji Oyama/WBSC)