La Sclerosi Laterale Amiotrofica è la malattia degli sportivi?
15/03/2008 2 Minuti di lettura

La Sclerosi Laterale Amiotrofica è la malattia degli sportivi?

La "Sclerosi Laterale Amiotrofica dei Neuroni" (ALS), meglio conosciuta come "Morbo di Lou Gehrig", è una malattia neuromuscolare incurabile, caratterizzata da progressiva debolezza muscolare e che porta alla paralisi

La "Sclerosi Laterale Amiotrofica dei Neuroni" (ALS), meglio conosciuta come "Morbo di Lou Gehrig", è una malattia neuromuscolare incurabile, caratterizzata da progressiva debolezza muscolare e che porta alla paralisi. La malattia attacca infatti i neuroni motori, che controllano i muscoli 'volontari' del corpo, ma non la mente.

Lou Gehrig, nato da emigranti tedeschi alla fine dell'800, è uno dei campioni più celebrati della storia del baseball. Di lui tutti ricordano il record delle 2130 gare giocate consecutivamente, battuto da Cal Ripken negli anni '90. Lou Gehrig ha però anche avuto una media battuta vita di 340, ha battuto 493 fuoricampo e 1990 punti a casa. Ha vinto una 'tripla corona' (1934) e 2 titoli da MVP ('27 e '36). E' stato il primo giocatore a battere 4 homer in una gara (3 giugno 1932).
Gehrig morì della malattia a 37 anni nel 1941. Per il manifestarsi dei primi sintomi si era dovuto ritirare nel 1939. Anche grazie al film "L'idolo delle folle" con Gary Cooper, il suo discorso pronunciato davanti a 62.000 tifosi allo 'Yankee Stadium' è rimasto memorabile. Disse Gehrig il giorno del ritiro: "Mi considero l'uomo più fortunato sulla faccia di questa terra".
Il discorso può essere ascoltato sul sito internet www.lougehrig.com.

Pochi anni più di Gehrig aveva Gianluca Signorini, l'ex calciatore di Parma, Roma e Genoa la cui vita è stata prematuramente stroncata dall'ASL. "Era prigioniero del suo corpo" disse la moglie ai giornalisti poco dopo la scomparsa di Gianluca.

L'ALS non è curabile. Le sue cause sono tutt'ora incerte ed esiste solo un farmaco, il Rilutek, che ne rallenta la progressione.

Allo stesso tempo non è sempre una malattia mortale.
Al fisico Stephen Hawking (autore del celebre saggio "Dal big bang ai buchi neri" www.hawking.org.uk) è stata diagnosticata l'ALS negli anni '60, quando aveva 21 anni. Questo non gli ha impedito di laurearsi, sposarsi e avere 2 figli. Hawking, una delle menti più brillanti del ventesimo secolo, oggi ha 61 anni. E' titolare della cattedra di 'Matematica Lucasiana' all'Università di Cambridge (la stessa carica ricoperta nel diciassettesimo secolo da Sir Isaac Newton) e comunica tramite la tastiera di un computer e un sintetizzatore vocale.
"Cerco di vivere il più possibile una vita normale" dichiara nelle sue note biografiche. E lo fa con un certo senso dell'umorismo. Appassionato di Fantascienza, accettò di apparire nel telefilm 'Descent' della serie 'Star Trek the Next Generation'. Nella finzione televisiva Hawking gioca una partita a poker virtuale alla quale partecipano anche Einstein e Newton.