Le scelte “Di testa, di pancia, di cuore” della quinta edizione del Festival della Comunicazione Non Ostile
18/05/2022 3 Minuti di lettura

Le scelte “Di testa, di pancia, di cuore” della quinta edizione del Festival della Comunicazione Non Ostile

Il percorso dell’Associazione Parole O_Stili raccontato dai protagonisti e dai tanti amici, come la FIBS, saliti a bordo durante il viaggio

Il Manifesto della Comunicazione Non Ostile festeggia in questi giorni il suo quinto compleanno.

Cinque anni fatti di tanto impegno e condivisione ma, soprattutto, nutriti dalla passione e dall’affetto di tutta la community con la quale l’Associazione Parole O_Stili ha potuto realizzare il Festival e numerosi progetti ed iniziative.

Il 29 e 30 aprile si è svolta a Trieste la quinta edizione del Festival della comunicazione non ostile realizzata dall’Associazione alla quale hanno aderito oltre 2.200 partecipanti in presenza e circa 5.000 in collegamento on-line.

 Le due giornate sono state quest'anno intitolate: “Di testa, di pancia, di cuore

Tre declinazioni che sottendono un unico tema, quello delle ‘scelte’. Le scelte nelle parole che accompagnano le nostre relazioni; le scelte in merito alle strategie digitali delle piattaforme - più o meno etiche; le scelte di donne e uomini che raccontano questo cambiamento d’epoca; o ancora le scelte di fronte a questa assurda e devastante guerra che viviamo in diretta e sotto casa.

Quelle scelte alle quali arriviamo dopo riflessioni, analisi e valutazioni. Oppure quelle che facciamo di reattività e velocità o ancora quelle altre dove a tenere il passo è la nostra bussola interiore, ovvero l’empatia.

E se la riflessività a volte ci può frenare e l’istinto indurci a sbagliare, allo stesso tempo anche il cuore può farci fare dei danni. C’è una modalità di scelta migliore? Per fortuna no.

Durante la due giorni del festival, difatti, sono state raccontate le storie di tante persone che, in qualche momento della loro vita, hanno deciso cosa essere, cosa non essere, che atteggiamento adottare, che parole usare…   

Nella sua prima giornata, dedicata al tema principale del Festival “le scelte”, il viaggio è continuato sino alla presentazione della nuova piattaforma digitale dedicata all’orientamento, MiAssumo con gli  interventi del Ministro dell’Istruzione Patrizio Bianchi e dalla Presidente dell’Associazione Parole O_Stili Rosy Russo.

Mi Assumo è la piattaforma educativa e di gaming dedicata all'orientamento professionale per gli studenti dagli 11 ai 26 anni, per accompagnare le nuove generazioni verso le professioni del futuro e avvicinare i ragazzi al mondo del lavoro.

Gli alunni saranno coinvolti in un percorso di formazione con attività di classe, a gruppi o singoli, per poter riconoscere le proprie competenze e attitudini e orientarsi al meglio nel proprio percorso di studi e professionale. Avranno, inoltre, la possibilità di scoprire e calarsi nei panni di tantissime figure e personaggi storici e di altrettanti professionisti del nostro quotidiano.

Attraverso la piattaforma i ragazzi possono iniziare da subito a generare il proprio curriculum grazie a un'intelligenza artificiale addestrata ad hoc e ispirata da solidi principi etici.

“La più grande sfida di MiAssumo? Far dialogare in un unico luogo e in modo diverso giovani e adulti, genitori e insegnanti, pubblico e privato, scuole, Its e Università con il mondo del lavoro dichiara la Presidente Rosy Russo.

"Le parole possono essere momenti di unione, ma rischiano di essere troppo spesso barriere e occasione di conflitto. Dobbiamo educare i nostri ragazzi alla bellezza e al piacere del dialogo, riscoprire la possibilità di condividere la parola. E farlo, soprattutto in questo terribile periodo, a partire dalla parola pace", ha asserito il Ministro Bianchi.

Il Festival ha previsto un programma ricco, con più momenti di approfondimento ma non solo, interventi, interviste e momenti culturali proseguiti anche nella seconda giornata del 30 aprile.

Prima parte: Soprattutto…. di PANCIA con l’intervista a Cristina Fogazzi, l’Estetista Cinica.

Ci sono stati dedicati momenti di approfondimento dedicati al ruolo che le digital star hanno nelle nostre vite e di come diventano dei punti di riferimento, soprattutto in momenti complicati e delicati. Ma anche occasioni di riflessione sul cambio epocale che stiamo vivendo e su come lo stiamo comunicando. Quali sono state le scelte che gli attori principali della comunicazione hanno fatto? Quali gli errori principali e quali i casi studio?

Andrea Franzoso e Daniel Zaccaro hanno raccontato il libro Ero un bullo. Alle medie Daniel è un bullo, sente che l’unico modo per guadagnarsi il rispetto è incutere paura e infatti arriva a fare le rapine e finisce al ‘Beccaria’. Ma è proprio in carcere che impara a guardare le cose da una nuova prospettiva e a scegliere una vita diversa.

Seconda parte: Soprattutto… di TESTA, con la giornalista Cecilia Sala, che ha raccontato cosa vuol dire fare social journalism attraverso le storie del conflitto russo-ucraino e dell’Afghanistan.

Ted Talk è intervenuto per raccontare le motivazioni dietro alla scelta di chiudere tutti i profili social del Giornale di Brescia e del successivo cambio di rotta anche grazie all’intervento dell’esperta digitale Anna Masera.

Un momento di approfondimento è stato dedicato al racconto di come piattaforme, algoritmi e intelligenze artificiali sempre più spesso scelgano per noi. Cosa c’è all’orizzonte del nostro prossimo futuro? In che modo potranno mettersi a disposizione di noi utenti e cittadini?

Anche ai linguaggi di genere e d’inclusione è stato dedicato uno spazio attraverso le storie di persone e personalità del web: cosa vuol dire rispettare le identità degli altri partendo proprio dalle parole, quelle che scegliamo di usare.

Il Festival è stata insomma un’occasione per stare e ragionare insieme, perché si sa che shakerare pensieri, convinzioni e stili diversi è la strada giusta per migliorare almeno un pochino il nostro mondo.

TUTTI I VIDEO DEL FESTIVAL

Emanuela Principato