Un dolce risveglio per l'Italia Under 18 dopo l'ubriacante vittoria con la Spagna
12/07/2024 2 Minuti di lettura

Un dolce risveglio per l'Italia Under 18 dopo l'ubriacante vittoria con la Spagna

«Mi sono immaginato questo giorno da sette mesi», dice il manager Guglielmo Trinci al termine di una serata destinata ad entrare nella storia e a rimanere nella memoria di chi era presente a Regensburg

È stato dolce il risveglio della nazionale under 18 dopo la sofferta, bellissima, entusiasmante affermazione sulla Spagna, che ha consegnato il lasciapassare per le semifinali europee di sabato a Regensburg. 

Di fronte a un gruppo di appassionati numeroso e rumoroso, composto da genitori, nonni, sorelle dei giocatori in campo, ma anche dagli arbitri Simone Menicucci e Alberto Galazzetti, affiancati dal chairman Marco Taurelli, gli azzurri hanno brindato a una vittoria auspicata, bella, perché arrivata contro la squadra campione d’Europa in carica. Gli straordinari lanci del mancino Giacomo Taschin, lasciati partire davanti agli occhi estasiati di mamma Ketty, ma anche dagli amici di sempre, Tomas Bison e Marta Bonessi, che hanno fatto una scelta di vita, diventando le anime dei Regensburg Legionaire, in un complesso sportivo all'avanguardia, degno della Major league Baseball. Non sono mancati gli scout, a partire Mauro Mazzotti (Cincinnati Reds) e Claudio Scerrato (Philadelphia Phillies), sempre a caccia di nuovi talenti da proporre alle loro organizzazioni professionistiche.

«Questo è un  giorno che mi immaginavo proprio così, con gli stessi protagonisti, da sette mesi a questa parte – confida il manager Guglielmo Trinci al suo staff – Giacomo è stato dominante dall’inizio alla fine».

«Potevamo anche segnare almeno un  paio di punti in più – recrimina il bench coach Gianmario Costa .- per soffrire meno alla fine, ma la Spagna è stata una degna rivale».

La festa iniziata sul campo, dopo il secondo strike out consecutivo di Filippo Sabatini, è proseguita sotto all’albergo per celebrare il diciottesimo compleanno di Mattia Bernardis, friuliano di Staranzano, che ha scelto Nettuno per far fare una svolta alla sua carriera. E’ il momento ideale per scaricare la tensione degli ultimi quattro giorni, per andare a dormire felici e sereni.

Con il pass in tasca, gli azzurri si sono svegliati più ricchi, ma hanno proseguito la vita di sempre. Il capodelegazione Alessandro Cappuccini è stato il primo a presentarsi a prendere il caffè, mentre il team executive Roberto Ferri ha iniziato la giornata per mettere la squadra nella condizione di pensare solo a giocare. C’è un altro grande ostacolo da superare alle 18, la Germania, la padrona di casa, che come l’Italia ha vinto le quattro gare disputate. La posta in palio è altissima: vincere vorrebbe dire evitare l’Olanda nella semifinale ed avere la strada un po’ più spianata verso la finale. Il manager Trinci è un personaggio genuino, verace, che non ama fare calcoli e per questo chiede alla squadra di giocare come sa, da Italia. La vittoria di giovedì è già nell’album dei ricordi, una fotografia da regalare alla storia.

Da Regensburg, Maurizio Caldarelli