Una tesi di laurea discussa sul baseball sulla soglia dei
cinquant’anni.
“Se me l’avessero detto anni fa ci avrei fatto una grossa
risata, ora invece risponderei diversamente, dicendo che le cose belle sono
anche un po’ strane e per concretizzarsi hanno bisogno del loro tempo». È successo
sabato 15 giugno all’Unitoscana di Empoli al sanremese Alessandro Condò
ex lanciatore del Sanremo Baseball del periodo italiano di Alex Liddi, primo
italiano purosangue ad approdare in Major League.
Condò è attualmente titolare di uno studio fisioterapico a
Sanremo dove, con altri 5 colleghi, si occupa di riabilitazione a 360 gradi con
un occhio specialistico alle patologie sportive.
Si è laureato a pieni voti (110/110) in Scienze e Tecniche dello
Sport discutendo la tesi ‘Il ruolo del lanciatore nel baseball: preparazione
atletica, prevenzione degli infortuni, patologie correlate e relative terapie’.
Lui che al baseball ha dedicato una parte dell’infanzia, tutta l’adolescenza,
lanciando poi in A1 ed A2 fino a 26 anni.
La tesi consta di una parte introduttiva con i primi approcci al
baseball alle scuole elementari che “negli anni ottanta avevano un valore
formativo differente da quello attuale”, specifica lo stesso Condò, e del primo
torneo disputato con i compagni che poi sarebbero diventati anche compagni di
squadra nel Sanremo.
Segue quindi una breve storia della società matuziana con
accenni alle regole basilari del gioco per poi entrare nel vivo con le sezioni
dedicate alla meccanica del lancio, ai trattati anatomici sulla spalla e la sua
muscolatura, e a tutti i muscoli interessati durante la fase del lancio.
Le patologie legate al ruolo con i problemi di spalla e gomito fanno da apripista alla preparazione atletica pre-in-post season per poi illustrare a fondo il caso clinico di Claudio Angeloni, atleta ancora in attività che è stato sottoposto ad un particolare intervento chirurgico a Reggio Emilia da parte di un luminare modenese che, con una tecnica particolare, ha ricostruito il tendine del gomito di Angeloni utilizzando un tendine del ginocchio. “Angeloni è un sincero amico che ha giocato un ruolo fondamentale nella stesura della mia tesi” conclude Condò, che si emoziona fino alle lacrime quando dedica la tesi ai suoi due maestri delle scuole elementari Conti e Tizzano, all’indimenticabile Fulvio Ceccoli, che insieme al novantenne Marcello Malerbi ha portato ed insegnato il baseball a Sanremo, coinvolgendo papà Renato, che poi stato il presidente più longevo del sodalizio ligure. E ovviamente alla moglie e ai tre figli, che restano lo scopo principale della sua vita. Condò non si ferma e nei prossimi due anni completerà il suo percorso con la magistrale in Management dello Sport.
Nella foto: Alessandro fra il papà Renato e la mamma Enrica.
Angelo Introppi